"Progetto d'Amore: Adozione a Distanza Seminaristi" di Antonella Maugeri Spartà

Articolo del 21 Settembre 2006

Articolo apparso sul quotidiano "La Sicilia" il 21 Settembre 2006.

Adozione

"Quando l'amore è a distanza"

BIANCAVILLA – È raro imbattersi in progetti di vita che siano pienamente progetti d’amore. Ci riescono in pochi e, quando capita, possono anche contagiare i molti più indifferenti. Così, dopo tre anni di vita, il «Progetto d’amore» di Antonella Spartà Maugeri, orientato all’adozione a distanza di giovani del terzo mondo che aspirano alla vita sacerdotale, ha richiamato nella Casa Provvidenza di Biancavilla – familiarmente riconosciuta dai volontari Unitalsi, Misericordia, Caritas e Umanità solidale che la frequentano come “casa di padre Brancato”, dal nome del sacerdote che l’ha fatta costruire – circa settecento persone, a conclusione di un campo con volontari provenienti dalla Sicilia e dal casertano (Cottolengo di Ducenta) e ragazzi disabili.
E proprio qui si impianta il “Progetto” della Spartà Maugeri che avrebbe molto desiderato avere un figlio sacerdote, mentre la vita le ha riservato la maternità di una creatura disabile. Alla ricerca di un perché con il sostegno della fede – secondo quanto da lei testimoniato – «ha seguito le misteriose vie del Signore», adottando in seguito un ragazzo indiano che è diventato sacerdote grazie al suo sostegno. È stato, poi, soprattutto l’imbattersi in una realtà difficile come quella della diocesi di Simdega, da cui proviene il figlio adottivo George, che è scaturita l’idea del “Progetto d’amore”, progetto che l’ha resa “madre spirituale” di tanti altri figli, di cui quattro oggi sacerdoti.
L’entusiasmo dell’iniziativa, estesa adesso a chiunque desideri, è contagioso: adesioni in aumento e, in questa occasione, una vera e propria festa di ringraziamento alla presenza del vescovo Joseph Minj della diocesi di Simdega (India), che ha benedetto, insieme a don George Kerketta, figlio adottivo della Spartà Maugeri, e ad altri sette prelati, l’ultimo giorno di campo a Biancavilla con una celebrazione eucaristica nel piccolo anfiteatro del seminario estivo vicino alle vigne della “Casa”.
Così la Maugeri: «Mi sento una missionaria – dichiara – che non sa parlare. Sono riuscita ad accettare il mio figlio disabile – lo definisco il mio Gesù sempre presente – e questo progetto, che rendo pubblico, è la testimonianza che le vie del Signore arrivano a tutti».

Graziella Neri